Una scomoda verità, parte seconda. A 11 anni da quel famoso film che vinse l’Oscar come miglior documentario, Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e da sempre in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente, torna a parlare del tema di strettissima attualità del cambiamento climatico. Lo fa con questa seconda opera che mostra come la situazione del clima sia nel frattempo peggiorata ed evidenzia l’urgenza della necessità di prendere provvedimenti. Ma mostra anche che alcuni cambiamenti verso una transizione verde sono già in atto e apre una porta alla speranza. Nel film si vedono quindi scene di disastri naturali come lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, gli uragani nelle Filippine, visioni dall’alto delle zone più inquinate del pianeta, ma si mostrano anche le tante conversioni “green” in atto nel sistema industriale, con interviste a scienziati e climatologi e, infine, un’analisi di quello che è accaduto alla conferenza di Parigi, con passaggi a volte anche sconcertanti.
Non può ovviamente mancare Donald Trump, presidente “poco attento” al clima che tra le prime azioni del suo mandato ha firmato l’ordine esecutivo di cancellare iniziative già adottate per contrastare il cambiamento climatico come il Clean Power Plan, che prevedeva miliardi di dollari di investimenti per finanziare il passaggio da fonti di energia responsabili dell’emissione di gas serra a fonti di energia pulita e l’uscita dall’accordo di Parigi.
Le associazioni FIAB, Riviviparchi e alCubo invitano la cittadinanza a un Friday for future con la visione di questo film/documentario.
Venerdì 29 marzo 2019, ore 21, presso la Casa delle associazioni alCubo, Via Galilei 1, Casalpusterlengo.
Ingresso gratuito.
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