quando

dom 12 lug 2020

LUOGO

Campomarino (BR)
Puglia
dom 12 lug 2020

Tuffo Bizantino

Proposto da: FIAB Mesagne - Cicloamici


Cicloescursione 12 luglio proposta da “cicloamici” Fiab Mesagne
…in collaborazione con Fiab “dateci strada” di San Vito dei Normanni

I territori posti al confine tra i presidi Longobardi e Bizantini nel Salento si caratterizzano per la presenza di diversi insediamenti ed edifici risalenti perlopiù ad epoca medioevale e, in alcun casi, decisamente  più antichi.
Il tratto intende ripercorrere in un anello ideale il tracciato possibile del Limitone dei Greci soffermandoci nei suggestivi luoghi posti a presidio dell’Impero Romano d’Oriente.
La partenza è prevista dal parcheggio posto nell’immediato ingresso di Campomarino provenendo da Maruggio (TA). Dopo la partenza si attraverserà l’agro di sferracavalli arrivando attraverso stradine secondarie presso l’antica masseria “Le Petrose” luogo di insediamento dei monaci basiliani, con annessa cappella di Sant’Eligio, datata come risalente al XVI secolo, in cui sono presenti alcuni interessanti affreschi.
Il percorso prosegue poi verso Sava raggiungendo il limen bizantino/longobardo chiamato “paretone dei Greci”, lungo e imponente muro a secco costruito sul finire del VII secolo a difesa del territorio Bizantino. Lo potremo ammirare nel tratto meglio conservato, situato nelle campagne tra la Madonna di Pasano e la magno-greca masseria Agliano.
Nello stesso territorio visiteremo la grotta di Grava Palombara luogo dedicato a divinità delle acque e culti autoctoni. Procederemo poi a visitare la chiesa santuario della Madonna di Pasano, edificata dai monaci basiliani alcuni secoli prima dell’anno Mille, luogo sacro ancora attivo che ospita un vero capolavoro dell’arte bizantina, l’icona della Madonna Odegitria e la pietra del “miracolo dello schiavo” che avvenne nel 1605. Si scenderà poi verso il mare da monte Magalastro zona attraversata dal Limes Bizantino, facendo una breve visita alla cripta della Santissima Trinità la cui chiesta ipogea era frequentata dal 1100 dai monaci basiliani con un piccolo altare raffigurante il miracolo della pastorella Cecilia. Andremo poi incontro alla masseria del XV secolo Tremola vecchia attraversando un suggestivo tratto tra le cave di tufo, daremo una sbirciatina al mare dall’alto di monte Masciulo, raggiungeremo Torre Ovo scendendo da masseria Cravara soffermandoci brevemente alla sorgente del canale del Curso, breve corso d’acqua alimentato da risorgive, e alla cappella (…sarà in piedi ancora per poco) della Madonna del Carmine.
Dopo aver ammirato il mare dalla scogliera di Torre dell’Ovo raggiungeremo la località Piri Piri per un tuffo nell’azzurro mare jonico.
Rientro a Campomarino previsto nel pomeriggio
Info e capogita: Piergiorgio Mossi, Antonio Licciulli 3333744725

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