Tutti in sella sulla due ruote in direzione Novoli, in compagnia dell’allegra brigata di FIAB Lecce, per ammirare la grande pira e per assistere alle ultime fasi della sua costruzione prima che arda la notte di domenica 16 gennaio in onore di Sant’ Antonio Abate.
La Focàra, alta 25 metri con un diametro di 20, è realizzata con circa 80mila fascine di vite secche (provenienti dai feudi del Parco del Negroamaro), lavorate ed intrecciate con tecniche antichissime che si tramandano di padre in figlio.
Al ritorno attraverseremo la Valle della Cupa, pedalando tra muretti a secco, vigneti, antichi casali, ville e uliveti plurisecolari. Un paesaggio unico, solcato da una ultracentenaria linea ferroviaria.
• Si fa obbligo ai partecipanti di avere con sé la mascherina (preferibilmente FFP2)
• Uso della mascherina. In caso di visite all’aperto o escursioni in natura, la mascherina va tenuta sempre a portata di mano e indossata qualora non si possa garantire la distanza di sicurezza, ovvero in particolari condizioni di necessità indicate dal capogruppo.
• Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.
• Ricorso frequente all’igiene delle mani.
• Rispetto delle regole di distanziamento e del divieto di assembramento.
• È responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso, tutto va portato a casa e smaltito in base alla tipologia del rifiuto.
Si ricorda a tutti i partecipanti che è sempre obbligatorio il rispetto delle norme del Codice della strada, e che prudenza e buon senso aiutano a prevenire incidenti.
Apparati di sicurezza attiva e passiva (freni, luci e catadiottri) devono essere presenti e in condizioni di efficienza.
L’uso del casco, anche quando non obbligatorio, è sempre raccomandato.
Il presente programma non costituisce iniziativa turistica organizzata né attività sportiva, bensì attività sociale ricreativa-ambientale svolta per il raggiungimento degli scopi statutari dell’associazione. L’iscrizione alle gite è da ritenersi autocertificazione di idoneità fisica.
Il D.L. n. 69/2013 all’art. 42-bis prevede che “l’attività ludico-motoria e amatoriale” non richiede certificato medico. Ciò non esclude la raccomandazione di rivolgersi al medico curante nei casi in cui si passi dalla sedentarietà ad uno stile di vita particolarmente attivo.