CAPOGITA - INFORMAZIONI
Claudio Torreggiani 324 823 4444 [email protected]
Percorsi MTB D+ - Q. MAX 1600 m.s.l.m.
1. +1750 -950 m; 78 km; MC+/MC+ tratti OC Reggio E. , Scandiano, Sassuolo, Serramazzoni, Pavullo N.F. Lama Mocogno
2.+1450 -1960 m; 52 km; MC+/MC+ tratti OC Piane di Mocogno, Santona, Passo Cento Croci, San Pellegrino in Alpe, Castiglione G. Pieve Fosciana.
3. +1700 -2025; 48 km; MC+/MC+ tratti OC
Lago di Vagli, Passo della Tambura, Resceto, Canevara, Massa, Marina di Massa.
AVVERTENZE
Abbigliamento stratificato, adeguato alla stagione ed alla quota, con protezione pioggia e scarpe adatte al terreno escursionistico con suola scolpita. Acqua e cibo per la giornata, infermeria personale e protezione sole.
Occhiali con lenti chiare consigliati.
MTB in buone condizioni con copertoni ben scolpiti e Kit di riparazione per le principali evenienze (foratura, lacerazioni copertone, rottura catena, forcellino del cambio…).
CASCO OBBLIGATORIO
La partecipazione implica l’accettazione ed il rispetto del regolamento gite e anti-Covid pubblicato su: www.tuttinbici.org/cicloturismo/
ISCRIZIONI
Gita riservata a 14 soci FIAB e BERIV.
Preiscrizione entro il 30 Aprile con il modulo:
L’albergo e gli altri servizi quali bar o ristoranti saranno da prenotare e pagare direttamente dai partecipanti.
Alla partenza andrà effettuata la registrazione consegnando compilato e firmato il modulo di autodichiarazione Covid-19.
E’ obbligatorio disporre di mascherine e gel in quantità adeguate.
Quota: 55,00 € (per i costi organizzativi)
Via storica, fortemente voluta dal Duca Francesco III d’Este. Nel 1741 con il matrimonio tra il suo erede Ercole, allora quattordicenne, e Maria Teresa Cibo Malaspina ultima erede del Ducato di Massa, ottenne l’agognato sbocco al mare e diede incarico all’abate ed architetto Domenico Vandelli di realizzare una strada che collegasse Modena a Massa. Compito arduo, per le caratteristiche del terreno e le forti pendenze; in particolare per il superamento del Passo della Tambura, a ben 1600 mt di quota e con ripidissimi pendii rocciosi. L’Abate si mise all’opera ed in circa 10 anni la strada fu finita: il risultato fu un’opera di grande valore ingegneristico, costruita a regola d’arte tanto che molte sue sezioni sono ancora oggi ben conservate. Ebbe poca fortuna dal punto di vista commerciale, in particolare per l’aspro Passo della Tambura, tanto che venne ben presto soppiantata dalla più agevole Via Giardini. Fu invece molto apprezzata dal Duca Francesco che, preferendo all’austera residenza di Modena il Palazzo Ducale di Sassuolo, vi fece costruire una apposita “bretella”.
La partenza da Reggio E. della nostra cicloescursione sarà quasi un viaggio immaginario giustificato da precise motivazioni storiche. Il tormentato matrimonio tra Francesco III e Carlotta d’Orleans trovò il lieto fine a Reggio e qui i due coniugi passarono i loro migliori anni, facendosi costruire due magnifiche ville per intrattenere ospiti e dare lustro al Ducato. Con un po’ d’immaginazione e qualche salto temporale, fingeremo di accompagnare il Duca che desidera portare Carlotta al Mare.
Francesco, concluse le sue incombenze al Palazzo Ducale di Reggio, parte a cavallo e dopo una breve sosta per controllare i lavori della Reggia di Rivalta, raggiunge Carlotta alla villa di Rivaltella. La fa salire sul calesse e partono insieme. Sosta obbligata al Palazzo Ducale di Sassuolo e poi via, percorreranno tutta la Via Vandelli fino al mare. Carlotta resterà stupida per l’arditezza della strada, l’altezza delle montagne e per i grandi panorami che potrà ammirare.
Così sarà per noi e non ci parrà vero di pedalare su pietre che dopo oltre 200 anni sono ancora perfette.