Modena Abbazia di Monteveglio e ritorno
Orario: Ritrovo: ore 8:00 alla Stazione di Parma (con biglietti pronti di andata e ritorno per Modena e biglietto bici.
Orario treni
Andata
Partenza da Parma ore: 8:30. Arrivo a Modena ore 8:59
Ritorno
Partenza da Modena ore 17:56. Arrivo a Parma ore 18:23
Km: 82 totali
Difficoltà: facile tranne l’ultimo breve tratto in salita.
Descrizione: Dalla Stazione di Modena andiamo verso Castelnuovo Rangone-La pista si sviluppa in mezzo ai prati ed è sempre pianeggiante. In un paio di punti sono ancora visibili i binari della vecchia ferrovia. In località S. Eusebio, a lato della pista ciclabile possiamo ammirare in versione miniatura Spilamberto. E’ una miniatura che richiama le peculiarità del paese in modo molto dettagliato. Superiamo Spilamberto e proseguiamo per località Magazzino e Valsamoggia Bazzano. Qui attraversiamo il paese e seguiamo le indicazioni per Monteveglio, pedalando su strada scarsamente trafficata. Successivamente e iniziamo la salita verso l’Abbazia. La strada, fiancheggiata dai calanchi, sale per 2,6 km con una pendenza media del 6,3% e una pendenza massima dell’11%. Superati i primi tre tornanti, la strada sale più dolcemente fino ad arrivare alla porta d’ingresso del Castello, affiancata da una torre trecentesca. La fortezza fu possesso nel XII secolo della contessa Matilde di Canossa.
E’ prevista la colazione al sacco nel parco.
Località attraversate con descrizione di luoghi di interesse (non sono previste soste).
Castelnuovo Rangone
A Castelnuovo Rangone si trova il Musa – Museo della Salumeria. Il paese è sede di uno dei più importanti distretti alimentari europei.Ubicato presso lo stabilimento storico della Villani Salumi, il Musa si propone come uno spazio di comunicazione, formazione e divulgazione dell’arte salumiera, a livello nazionale e internazionale. Nelle sue sale il visitatore è guidato in un percorso multisensoriale e multimediale alla scoperta della storia, della tecnica e della passione di uomini e donne che hanno dato vita a ad un patrimonio gastronomico apprezzato in tutto il mondo.
Spilamberto
IL MUSEO DELL’ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE
Il 24 novembre 2002 a Spilamberto, patria del “Balsamico” e con il patrocinio del Capo dello Stato Carlo Azelio Ciampi, è stato inaugurato il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Con esso si vuole fornire testimonianza di un passato le cui caratteristiche si manifestano in un continuare di comportamenti fra le generazioni, offrendo al visitatore una corretta interpretazione della tradizione secolare, suggerendo testimonianze di un prodotto considerato patrimonio culturale, e non solo, di un territorio e dei suoi abitanti. Ogni oggetto che fa parte del museo ha carattere didascalico e si rivolge ad un pubblico articolato per età, per cultura e per motivazioni varie. Il museo offre una serie di informazioni sui metodi di produzione e valorizza alcuni aspetti della cultura di quel al fine di evidenziare le caratteristiche di una comunità legata alla propria terra e ai cicli scanditi dalle stagioni e dal tempo. Il museo ha lo scopo di suscitare emozioni che possono sorgere dall’osservazione di una batteria di vaselli in perfetta attività e che porta il peso e la polvere di due secoli di storia, per essere appartenuta proprio ai signori Fabriani di Spilamberto.
Bazzano.
Bazzano è dominata dall'imponente Rocca dei Bentivoglio (o Matildea). Le origini della Rocca risalgono a data incerta, ma sicuramente anteriore al Mille (all’epoca quindi dell’incastellamento in Emilia Romagna). L’aspetto attuale del fortilizio risale però all’epoca rinascimentale, quando Giovanni II Bentivoglio lo trasformò in “delizia” signorile destinata alle vacanze in campagna. Alla metà del ‘400 infatti, quando le nuove tecniche di assedio e l’utilizzo delle armi da fuoco resero obsolete le strutture della Rocca, fu Giovanni II Bentivoglio a riceverla in dono.
Dell’antico nucleo oggi rimangono solo la torre sul lato sud e l’ala attigua. Al corpo trecentesco vennero aggiunte tre ali a creare un cortile interno e la facciata del castello venne ingentilita da affreschi ora non più conservati, mentre è ancora in più punti visibile la struttura muraria costituita da filari alternati di ciottoli e mattoni. Anche i merli a coda di rondine, posti al di sotto della copertura, costituirono un richiamo alla passata funzione di fortezza del “palatium”.
Abbazia di Monteveglio.
Basta lasciarsi guidare dalla dolcezza di queste strade emiliane che seguono il profilo delle colline ricamate da campi e s'inoltrano, curiose, tra i borghi medievali per approdare nel cuore della Valle del Samoggia, a ovest di Bologna.
Qui, tra vigneti e orizzonti boscosi, si estende il Parco Regionale dell'Abbazia di Monteveglio, area protetta che, dal 1995, custodisce l'intero territorio che insiste attorno all'antica Pieve di Santa Maria.
Si prega di comunicare la propria partecipazione a Daniele
In caso di maltempo si valuterà l’opportunità di rinvio.
Capogita: Daniele Petruzzi Cell: 3383282425
Email: [email protected]
Registrazione: soci FIAB 1 euro (ass. infortuni), non soci 3 euro (ass. infortuni e RC). Casco consigliato, bici in ordine, camera d’aria di scorta.
IMPORTANTE: LA FIAB NON E' UNA AGENZIA VIAGGI. QUINDI TUTTI I PARTECIPANTI SONO CHIAMATI A CONTRIBUIRE ALLLA BUONA RIUSCITA DELLA GITA RISPETTANDO LE REGOLE DEL CODICE DELLA STRADA E LE INDICAZIONI DEL CAPOGITA. CHI DECIDE DI ABBANDONARE IL GRUPPO DEVE AVVISARE IL CAPOGITA. LE COPERTURE ASSICURATIVE NON SARANNO PIU' VALIDE.